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Produzione lampadari Veneto: l’azienda che fa squadra

Quando si passa al vaglio il mercato dell’illuminazione spesso si ha il desiderio di soddisfare requisiti specifici. “Produzione lampadari Veneto” è certamente una chiave di ricerca che rispecchia ciò che si sta cercando, ma è indubbiamente una locuzione riduttiva e troppo generica per valutare la bontà di un’azienda. Chi è alla ricerca di nuove idee d’illuminazione, non cerca soltanto prodotti nuovi ma tutta una serie di condizioni atte a migliorare la propria esperienza d’acquisto. Qualità e design delle lampade sono senz’altro il criterio primario in base al quale si seleziona un’azienda piuttosto che un’altra. Ce ne sono altri, tuttavia, che aiutano a ponderare i pro e i contro di una scelta che sempre più coinvolge la sensibilità di ognuno nell’intendere il valore di un prodotto.
Sostenibilità, innovazione, affidabilità e organizzazione aziendale, nonchè le relazioni sono sempre più parte integrante delle aspettative di qualsiasi acquirente. Come potenziali clienti siamo sempre alla ricerca di elementi di valore che facciano la differenza e in cui ci riconosciamo: indaghiamo quindi sulla flessibilità, sul risparmio di energia e materie prime, sui servizi post vendita che ci semplificano la vita, sul rispetto dei lavoratori e la parità di genere. Un’azienda resiliente ed efficiente esige specifiche condizioni, tanti tasselli che assieme vanno a formare un quadro più grande: la soddisfazione del cliente.

Il ruolo delle relazioni

Elesi Luce, azienda produttrice di lampade di design, di recente ha deciso di investire nello sport, nei giovani e nel territorio.
Questa nuova alleanza offre spunti coerenti con la vision aziendale per raccontare come le relazioni abbiano un ruolo primario all’interno di tutta l’organizzazione aziendale.
Abbiamo rivolto alcune domande a Silvia Betteto, che gestisce l’azienda assieme al papà Maurizio e alla sorella Elena.

We are family

Elesi Luce ha scelto di diventare sponsor del Treviso Volley che milita in serie B. Il motto del Treviso è WE ARE FAMILY.

Quanto e come vi sentite in sintonia con questa espressione?
Elesi Luce è un azienda a conduzione familiare che estende nella sua attività alcune peculiarità dell’essere famiglia: la relazione confidenziale con i collaboratori, la condivisione di momenti importanti delle persone, la disponibilità nell’aiutarsi e la confidenza nel chiedere aiuto.
In una famiglia ci si sostiene e ci si aiuta per raggiungere la serenità e crescere, in azienda o in una squadra ci si sostiene e ci si aiuta per stare bene e raggiungere degli obiettivi.

Una nostra parola chiave è condivisione: festeggiamo in azienda tutti assieme i compleanni, traguardi personali extra lavorativi, ci si scambia consigli e informazioni a 360°.”

I valori

Sostenere il Treviso Volley significa essere vicini ai giovani impegnandosi per il sociale: attraverso lo sport i ragazzi possono imparare quei valori che formeranno gli uomini del futuro.

Quali sono gli insegnamenti che, in quanto azienda, vorreste trasmettere alle generazioni future?
“Lo sport prepara alla vita sotto tanti aspetti. Innanzitutto bisogna ascoltare e capire quali sono le proprie “doti” naturali, quello che riusciamo a fare facilmente con disinvoltura per scegliere lo sport (così come la scuola e il lavoro) più adatto alle proprie inclinazioni. Poi subentra la costanza nell’allenamento: nessun campione nasce dal nulla, i risultati vanno costruiti passo dopo passo. Non voglio dire che i risultati si ottengono con il sacrificio, perché se una cosa piace veramente non è un sacrificio dedicarsi con energia e determinazione.
Poi c’è l’aspetto relazionale con l’allenatore, il team e i compagni; anche negli sport individuali c’è una squadra. Bisogna imparare a rapportarsi in modo costruttivo con le persone preposte all’insegnamento, imparare ad accettare le correzioni, contestare con educazione qualora sia necessario, creare un rapporto collaborativo con i compagni, essere sempre a disposizione della squadra anche quando si parte dalla panchina. Queste cose si imparano giorno dopo giorno, perché l’impegno e la costanza sono la migliore strada per ottenere i migliori risultati.”

I ruoli

Un aspetto che accomuna il gioco di squadra e il team building è la necessità di stabilire dei ruoli, per la definizione di limiti, diritti e doveri di ogni giocatore/ lavoratore.

Anche in Elesi l’assegnazione dei compiti segue questo principio?
Ogni giocatore ha il proprio ruolo, ma deve sapere anche quale ruolo hanno gli altri compagni. La specializzazione consente a ciascuno di potere dare il massimo, ma non bisogna perdere di vista tutto quello che avviene attorno. Bisogna essere ben integrati nel gruppo per poter svolgere il proprio ruolo al meglio e riuscire tutti a giocare nel migliore dei modi. Se la ricezione riceve bene, anche l’alzatore riesce a passare la palla correttamente allo schiacciatore.
Anche in azienda funziona allo stesso modo, perché l’output di ciascun collaboratore è input del collaboratore al quale è affidato il compito seguente. Di conseguenza ogni persona deve essere formata per il suo ruolo specifico in relazione al lavoro degli altri.

Comunicazione e problem solving

La comunicazione è una dimensione centrale in qualsiasi sport di squadra, perché contribuisce alla chiarezza d’intenti, oltre alla risoluzione dei naturali imprevisti di percorso.

Elesi Luce si sente forte sotto questo punto di vista? In che modo riuscite a far fronte ai contrattempi?
Le idee migliori nascono sempre dal confronto con persone che hanno visioni e sensibilità diverse. Per esempio quando si realizza un nuovo modello di lampada è necessario mettere assieme le competenze tecniche, commerciali e gestionali affinché tutto poi funzioni al meglio. Allo stesso modo si affrontano i contrattempi: si cerca di risolvere velocemente la situazione e ci si interroga sempre sulle cause. Gli imprevisti danno l’opportunità di analizzare le proprie debolezze per poterle evolvere in punti di forza.
Come nella pallavolo quando in una partita si subisce in un fondamentale l’importante è interrogarsi sulle cause e allenarsi successivamente per migliorare
.”

Territorio

Diventare sponsor di una squadra del Veneto conferma l’importanza che l’azienda attribuisce al territorio, la cui storia e cultura sono la forza di Elesi Luce. Anche i vostri fornitori infatti sono tutti della zona, tra Padova, Treviso e Venezia.

La partnership con gli artigiani del posto può essere paragonata al gioco di squadra?
“Lo sviluppo aziendale è fortemente legato al territorio che per cultura e storia ha sviluppato un importante know how in alcuni settori specifici: illuminazione, metalmeccanica, lavorazione del vetro e della ceramica. La nostra missione è far sì che questo sapere continui a crescere nel territorio. II rischio concreto è che delocalizzando all’estero la produzione, come molte aziende hanno fatto a partire dagli anni ’90, le competenze non vengano più sviluppate localmente e vadano a perdersi. Basti pensare al settore vetro e metalmeccanico, alla difficoltà nel reperire personale specializzato. I fornitori sono dei partner importanti per le sviluppo aziendale. Ricordo che a metà 2020 c’erano difficoltà a reperire il PMMA perché la domanda era schizzata a causa del Covid: in quell’occasione un nostro fedele fornitore ci ha chiamato per sapere quante lastre doveva tenere in magazzino per poterci garantire la nostra produzione corrente e quindi poterci garantire le consegne delle nostre lampade.”

Fare rete per grandi ideali

Una squadra ancora più grande di cui Elesi Luce fa parte è anche il consorzio Luci In Veneto. Grazie a questa collaborazione Elesi ha partecipato al progetto Dohmo, in cui è stata realizzata la prima abitazione a tecnologia domotica assistiva, pensata per rendere indipendenti le persone con disabilità.

Ѐ proprio il caso di dire che avete fatto squadra per crescere insieme. La domotica avanzata, infatti, è il futuro dell’illuminazione ed Elesi ha voluto farne parte.
In effetti l’unione fa la forza. All’interno della Rete Luce in Veneto siamo per la maggior parte aziende di piccole dimensioni, micro se paragonate a molte realtà internazionali. Fare squadra ci consente di prendere parte ad eventi fieristici anche internazionali dividendo i costi, ci permette di fare innovazione partecipando a progetti di ricerca in aggregazione.
Nell’ambito della Rete abbiamo trovato aziende con prodotti complementari con le quali collaboriamo a progetti complessi. La struttura organizzativa della Rete, inoltre, supporta le aziende in molte attività, tra le quali gli aggiornamenti normativi e certificazioni di prodotto, formazione e networking.

Leadership

Il parallelismo tra sport e lavoro di squadra ci conduce a un’altra analogia fortemente utilizzata, ovvero quella tra allenatore e manager d’azienda. Non si diventa campioni senza una guida efficace.

Quali sono gli aspetti di cui tener conto per una buona leadership?
“Il primo compito di un allenatore e di un manager è comprendere i punti di forza e di debolezza di ogni persona del team per bilanciare correttamente la squadra assegnando a ciascuno il giusto ruolo. Poi è necessario fornire le condizioni affinchè ciascuna persona possa dare il meglio e rinforzare i punti di debolezza. Non c’è uno stile unico di allenatore così come di manager, per essere efficaci bisogna essere coerenti ed essere se stessi, senza copiare lo stile di altri. Non ci si inventa il ruolo di allenatore e di manager: bisogna essere preparati, è necessario conoscere la materia per poter essere anche autorevoli. Una persona autorevole sa di cosa parla e diventa naturalmente un punto di riferimento importante. Comunicare in modo chiaro ed efficace al proprio team è sicuramente importante perché aiuta a motivare le persone e a rimanere in relazione. Bisogna anche saper dire “ben fatto” o “bravo” di fronte ai risultati ottenuti; è una forma di riconoscimento del lavoro svolto, dell’impegno investito, una gratifica.”

IL GIOCO DI SQUADRA COME METODO DI LAVORO

Ci sono molti ex allenatori che tengono lezioni sulla leadership, perché sia nello sport che nel lavoro si tratta di gestire una squadra, un team. A questo proposito Silvia Betteto ci propone le parole di Julio Velasco:
“È fondamentale avere chiara la differenza tra gruppo e squadra perché molto spesso tendiamo a confondere questi due termini. Un gruppo fa cose insieme, ma una squadra necessita di obiettivi chiari, modo di interagire consapevole e ruoli stabiliti che devono essere accettati e sviluppati. Stabilire i ruoli, i compiti connessi a questi ruoli ed i rapporti tra i ruoli stessi, su questo poggia l’idea di squadra. Non è sufficiente “tirare dalla stessa parte” come nel tiro alla fune per fare una squadra, quella sarebbe una squadra povera. “il gioco di squadra – sottolinea l’allenatore maestro – è un metodo di lavoro, non è l’unico possibile, ma è un metodo che ha le sue regole ed anche quel metodo deve essere consapevole. Noi dobbiamo sapere come vogliamo giocare, sia quando le cose vanno bene che quando le cose vanno male. Se le cose vanno male cerchiamo i problemi o cerchiamo i colpevoli? Se c’è questo modo di giocare consapevole allora l’errore sarà parte del processo di apprendimento e non un esempio di colpevolezza, come purtroppo spesso succede”.

Affrontare i cambiamenti

Parliamo di resilienza. Saper accettare i cambiamenti è un tema piuttosto ricorrente nel mondo dello sport, e in particolare quello della pallavolo. Andrea Zorzi, ex pallavolista italiano (soprannominato Zorro), ne ha parlato così in un’intervista: “Un’azienda non è mai ferma, men che meno il contesto di mercato, ma è fondamentale non opporre resistenza. Nel ’98 le regole della pallavolo furono stravolte: niente più cambio palla, introduzione di una figura apparentemente inutile, il libero, e possibilità di giocare anche con i piedi. Non mi piacevano affatto, ma era d’obbligo impegnarsi per ottenere il massimo nel nuovo contesto. Agli italiani è riuscito, diversamente dai russi molto più restii al cambiamento”.

Elesi Luce come esprime la sua capacità di affrontare i cambiamenti del mercato?
Come azienda partiamo dal presupposto che l’essere umano è naturalmente predisposto al cambiamento, basti pensare alle fasi della vita dallo sviluppo, alla maturità fino al graduale invecchiamento. La psiche umana però è spesso restia al cambiamento perché la stabilità dà sicurezza, il cambiamento può creare incertezza. Come azienda sappiamo che ogni transizione ha in sé opportunità e insidie, bisogna prenderle dalla parte giusta!

La preparazione

La preparazione atletica serve ai giocatori per arrivare preparati alla gara e dare il massimo durante la performance.

É questo il segreto di Elesi per andare incontro al futuro?
“Il nostro settore negli ultimi 20 anni è stato interessato da una rivoluzione, che è tuttora in corso: l’illuminazione a led e il controllo della luce. Elesi Luce ha inserito la prima collezione a led in catalogo nel 2007 e nel 2011 ha brevettato un sistema monotubo a led. Non ci siamo fatti cogliere impreparati! Oltre all’aspetto prodotto c’è anche l’aspetto organizzativo: l’azienda è certificata ISO 9001 dal 2006 e negli ultimi 5 anni abbiamo dato una forte spinta verso la digitalizzazione delle informazioni e dei processi. Nel 2020 abbiamo acquistato un magazzino automatizzato interconnesso al sistema di gestione. Il tutto mantenendo una forte impronta artigianale del prodotto e dell’organizzazione. Da 3 anni abbiamo coniato il termine Led Change System per identificare le soluzioni di ecodesign che consentono una sostituzione facilitata del led integrato; per arrivare a questo risultato siamo partiti 2 anni prima. Questo significa che l’azienda aveva già come obiettivo la sostenibilità del prodotto 5 anni fa. Il cambiamento non si improvvisa, va preparato con cura.”

Competitività

Maurizio Betteto, fondatore di Elesi Luce, in una precedente intervista ha sottolineato lo spirito competitivo che lo contraddistingue: “Ho scelto l’illuminazione perchè ha un discreto margine di creatività, ha un buon contenuto di tecnologia e soprattutto ho finalmente l’occasione di battermi con la concorrenza, non solo per la capacità produttiva ma per la qualità delle idee, dove mi sento a mio agio”.
Qualsiasi sport o attività si pratichi, è indubbio che la competizione sia la forza motrice per dare il meglio di sé.

Dopo 26 anni di attività, è sempre forte in voi la voglia di differenziarvi dagli altri per eccellere?
“Negli anni siamo riusciti a sviluppare un nostro stile, qualcosa che appartiene a noi. Ricordo una cliente che mi ha detto: “Le vostre lampade si riconoscono subito”. È stato un gran complimento. I prodotti riflettono il nostro stile personale e imprenditoriale, la nostra idea di luce e di living. Nel catalogo 2021 abbiamo voluto scrivere: “Ci piace pensare che le persone che acquistano i nostri prodotti condividano anche la nostra idea di luce”. É così. Non bisogna focalizzarsi sugli altri per eccellere, è più utile analizzare se stessi, le proprie inclinazioni e capacità perché l’unicità sta in ciascuno di noi.”

Vincere

Le vittorie e le sconfitte fanno parte del gioco. Per un’azienda il più grande trionfo è il raggiungimento degli obiettivi prefissati, da cui deriva tutta una serie di benefici significativi, come l’aumento della motivazione del team e l’incremento della fiducia dei clienti. Anche i riconoscimenti esterni rappresentano un’importante conquista aziendale.

Quali sono le coppe che Elesi Luce ha sollevato con orgoglio?
“A livello territoriale abbiamo sollevato ben 4 Venetian Smart Lighting Award, 1 nel 2019 con Pois, 2 nel 2021 con Iconic e Morse, 1 nel 2022 con Alba. Essere entrati nel catalogo ADI Design Index 2022 è stato un po’ come essere convocati in nazionale: si è in tanti ad essere candidati, ma in pochi ad essere scelti. Una grande emozione. Questa selezione ci ha fatto maturare la consapevolezza che possiamo concorrere per sollevare trofei in competizioni più ampie e complesse.”

Progettare il futuro

Nella pallavolo è importante focalizzarsi sul presente e concentrarsi sul “qui ed ora” per essere pronti a ricevere ciò che si verifica nel corso della partita, sapendo gestire lo stress e la pressione del momento. Il mondo dell’illuminazione, invece, è in continua evoluzione e costringe le aziende come Elesi Luce a progettare il futuro in armonia con le esigenze del mercato.

Quali sono le sfide che vedranno Elesi Luce protagonista nel settore?
“In realtà anche nella pallavolo bisogna saper leggere in anticipo le mosse della squadra avversaria: ci sono dei segnali quasi impercettibili che fanno capire a chi ha l’occhio allenato quale mossa sarà giocata o quale sarà evitata. Captare questi segnali consentono di posizionarsi correttamente nel proprio campo e aumentano le possibilità di contrattacco. Anche nell’attività imprenditoriale è necessario leggere i segnali del presente per pianificare scenari futuri. La prima sfida dell’anno è il ritorno a Euroluce all’interno del Salone del Mobile, fiera che riprende la sua attività dopo la sospensione per il Covid. Euroluce è una fiera di riferimento per il design dell’illuminazione, abbiamo molto da raccontare dopo questa lunga pausa. Per l’occasione sono state disegnate 3 nuove collezioni: Plettro, Bianca e Medusa.”

LA CULTURA DELLA LUCE

Silvia Betteto conclude l’intervista ponendo l’attenzione su un tema a cui Elesi Luce è molto sensibile.
“Un’altra sfida che l’azienda si è posta come obiettivo è contribuire alla diffusione della cultura della luce. La forte accelerazione del settore ha creato un gap tra gli specialisti del settore e gli utilizzatori; questo comporta che chi propone o acquista il prodotto non percepisce a pieno la qualità del prodotto, le sue caratteristiche e il contenuto tecnologico.
Tra l’altro noi possiamo parlare solo di un segmento dell’illuminazione: quella da interni, poi ci sono molte altre specializzazioni come l’illuminazione stradale, industriale, medicale, solo per citarne alcune. Abbiamo già cominciato scrivendo articoli sul nostro sito web e tenendo incontri con architetti, ma è solo l’inizio.”

Un’intervista interessante che ci ha dato modo di raccontare la realtà di Elesi Luce capace di fare squadra ed evolvere assieme ai suoi stakeholders. Vi rimandiamo al sito aziendale per scoprire le collezioni e molte altre informazioni utili di questa azienda veneta DOC, sponsor del Treviso Volley.

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